martedì 23 novembre 2010

Tu come stai?

Dico, ma quanto potrò resistere alla tortura della nostra distanza? A volte mi sembra di non farcela più, così mi lascio andare alla proprietà degli umori, quelli che mi soffiano le condizioni più disperate. A volte mi consigliano la gelosia, allora sto male e tremo al pensiero che tu, tu sia chiuso in un abbraccio che non è il mio, allora mi assale la voglia innaturale di distruggere la ladra del mio posto. Vedessi come sono stanca di camminare da sola dentro la tristezza, a volte capita che piango senza sentire il singhiozzo. 
Trasformeremo il nostro passato in futuro, sarà un giorno senza numero, senza mese e senza anno, io e te conquisteremo l'eternità.


Anche oggi ho camminato inutilmente 
tutto il giorno in cerca di te.

1 commento:

  1. Anche oggi ho riletto le tue parole. Così roventi, ispide. Affondano nelle mie carni. E d'un tratto riaffiorano nei miei pensieri, mi tormentano, ed è un tormento che mi piace. E' un dolore che amo il tuo, perchè è anche il mio. E'il segno tangibile di un tempo che non passa, di un amore che non invecchia. Comincia dalla fine il mio tormento, che è vita irrefrenabile e disperazione pura. Sei delta di fiume, convogli ogni spasimo e ne liberi l'essenza. Anche oggi t'aspetto seduto sui miei passi; t'ho inseguita tutto il giorno e ogni giorno mi pari irraggiungibile: fermati.

    RispondiElimina